LA FMI E LA LEZIONE DI RIEQUILIBRIO SUI BILANCI DELLO STATO: TASSARE I RICCHI

Arriva dal Fondo Monetario Internazionale la lezione magistrale su come poter contenere l'emorragia finanziaria dovuta all'eccesso di debito per via della pandemia

Insomma, la risposta è tassare i ricchi e i redditi più alti per agevolare la ripresa



A dirlo è il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, che ha analizzato il delicatissimo momento dei bilanci degli Stati dopo 13 mesi di contrazione economica per arrivare alla soluzione suprema: 

I Governi dovrebbero pensare a tasse più alte sui ricchi per pagare i conti del Covid

Ma non un aumento "strutturale", non sia mai detto... NO. Un contributo provvisorio straordinario che i redditi più alti dei singoli Paese saranno chiamati a dare solo per fronteggiare questa ripresa che, seppure annunciata, in realtà pare piuttosto lenta.

Gli investimenti pubblici

Ma dal Fondo Monetario Internazionale è arrivato anche un altro invito, questa volta indirizzato ai singoli Governi, che, per la Georgieva,

dovrebbero spingere sugli investimenti pubblici "per assicurare che tutti possano beneficiare della storica trasformazione delle economie. Per sbloccare questo potenziale i paesi avranno bisogno di spendere in modo efficiente e di aver sufficienti entrate fiscali. In molti casi questo significherà una tassazione progressiva e un accordo internazionale su temi come la minimum tax per le aziende"

 L'effetto Robin Hood

Tanto tempo fa la lezione romanzata arrivava dalle gesta di Robin Hood, che rubava ai ricchi (in realtà principalmente al principe Giovanni) per dare ai poveri.

In questo caso, i ricchi sono ricchi e siamo tutti contenti per loro. I poveri, paradossalmente, sono le stesse economie nazionali, i cui gettiti fiscali si sono bloccati o, nella migliore delle ipotesi, rallentati e ridotti. E le cui spese sono, invece, aumentate per far fronte a:

  • spese sanitarie emergenziali
  • sostegno ai lavoratori e alle aziende

Il fiscal monitor e i vaccini

E' indubbio che fino a quando la pandemia sanitaria non sarà ritenuta (o avvertita come) sotto controllo, la ripresa economica tarderà ad arrivare (proprio ieri il ministro del Lavoro e le parti sociali hanno firmato l'accordo per i vaccini aziendali).

Ma sapete come si tradurrà, in termini di soldi, la consapevolezza dei mercati del superato rischio sanitario? Per Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor, la crescita economica varrà

più di 1.000 miliardi di dollari di ulteriori entrate fiscali nelle economie avanzate

Il tutto, entro il 2025. Quindi, cari i miei ricchi, sono sì e no un paio di anni di sovra-tasse. Se po fa!

Dilettamente


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