COVID, ORA VACILLA ANCHE LA "SPERANZA"

La notizia di oggi sono le indagini nei confronti di quattro persone per minacce nei confronti del ministro Speranza

Ma sempre oggi, arrivano le anticipazioni per quello che riguarda le condizioni delle attività economiche per il mese di aprile



Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato minacciato più e più volte in una serie di email dai toni intimidatori, per le quali sono indagate quattro persone. E' la notizia del giorno, per la quale Speranza ha incassato la solidarietà di chiunque in tutti i settori dell'arco parlamentare.

D'altronde, fare il ministro della Salute nel pieno di una pandemia sconosciuta che dura da 13 mesi e che, almeno per ora, sembra non volersene andare è una scelta coraggiosa. Se non autodistruttiva. Ma, come si dice, è facile regnare nel paese dei balocchi.

L'Italia a colori


Sta di fatto che oggi, sempre il buon ministro Speranza, sta per ufficializzare le nuove ordinanze di colorazione della penisola italica, mettendo in congelatore "la speranza" - e il gioco di parole è voluto - di tanti territori di poter riprendere quanto meno a lavorare. 

Le prime indiscrezioni parlano, però, di sogni infranti: 

A partire da martedì 6 Aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area Arancione.

Tutte le altre, Campania compresa, restano rosse. E i negozi? I locali? 

Restano chiusi, per altre due settimane (proprio ieri ho fatto il conto dei giorni totali di chiusura). Fino al 20 aprile. 

E i consumi?


Ogni tanto, a malincuore, devo un po' criticare i sondaggi e i big data. Ma secondo voi, crisi a parte, con i negozi sempre e continuamente chiusi, come facevano gli italiani a spendere? Voglio dire, perché meravigliarsi se i consumi crollano?

Lo dice l'Istat e lo riprende l'Ansa: 
Nel quarto trimestre del 2020, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane è diminuito dell'1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Traduzione veloce:

  • sono calate le entrate intese come stipendi
  • sono calati i consumi
  • sono aumentati i risparmi

Imprese chiuse, ma spese "vive"

E' quanto viene fuori dal rapporto Rifiuti 2020 di Confcommercio che sottolinea una cosa splendida, tipicamente italiana: nel 2020, con le imprese e le attività praticamente quasi sempre chiuse, nel 60% dei Comuni italiani si è registrato un aumento della TARI fino al 4% rispetto ai livelli del 2019.

Ma come? Con le attività chiuse che non producono oggettivamente spazzatura da smaltire, aumentano le tariffe?

Dilettamente

 

Commenti

Post popolari in questo blog

VIOLENZE DI GENERE: ADDIO ALLA SCHIAVITU' ECONOMICA. ECCO IL REDDITO DI LIBERTA'

CHI SONO I GREEN INFLUENCER E PERCHE' PIACCIONO TANTO

MEF: PUBBLICATO IL DEF 2021, LE STRATEGIE DELLA RIPRESA DELL'ECONOMIA ITALIANA POST PANDEMIA