LA NUOVA VITA IN DIGITALE: ECCO TUTTO CIO' CHE SI PUO' FARE SUL WEB, COMPRESO IL DIVORZIO

Chi di noi, fino ad un anno fa, avrebbe mai pensato di andare ad un concerto, prendere in prestito libri, acquistare tipicità specifiche di un territorio con un semplice click

Figuriamoci addirittura divorziare. Eppure, oramai, si moltiplicano i progetti di start up innovative che hanno deciso di dematerializzare servizi non solo di natura prettamente commerciale. Insomma non solo e-commerce, ma anche e-utility.



Se sembrava, dunque, addirittura rivoluzionario fino a qualche tempo fa acquistare un abito on line o farsi arrivare a casa le cartucce della stampante, in questo 2020 così strano la rivoluzione digitale è passata su ben altri binari.

LA CULTURA

E' sicuramente uno dei settori più colpiti - e duramente - dalla pandemia perché la sua essenza ha a che fare con la socialità. Ma gli italiani, si sa, sono un popolo pieno di inventiva. 
Ecco, allora, la nascita di piattaforme per esperienze culturali digitali. Quali?

  • Concerti ---> nasce Live Now e tante altre piattaforme simili dove musicisti e cantanti si sono esibiti durante il lockdown 
  • Musei ---> qui non esiste una rete unica, ma una lunga serie di tuor virtuali organizzati dai singoli musei
  • Biblioteche ---> la novità! Arriva da Milano, si chiama MLOL (Media Library On Line) ed è una piattaforma on line che racchiude una collezione corposa di e-book da prendere in prestito per la consultazione. 

BUON CIBO SI', MA DI NICCHIA

E' questa la nuova frontiera dell'acquisto on line di cibo. Non spesa al supermercato di quartiere o scelta di prodotti alimentari in e-commerce. Adesso a sbarcare sul web è la filiera del chilometro zero
Che, per carità, potrebbe sembrare un paradosso, perché il chilometro zero da sempre si traduce con la vendita direttamente dal produttore.
E, in effetti, la filosofia è la stessa. Solo che il produttore la vendita la fa on line. E il caso arriva da una lunga serie di produttori di specialità tipiche che, o in consorzi o da soli, hanno avviato un vero e proprio progetto di brand e vendita on line. 
Esempi?

  • I pastori di tutta Italia che vendono i formaggi tipici del luogo (sul Corriere.it un elenco)
  • I produttori di vino (ne ho già parlato nel blog)
E tanti altri ancora.

IL DIVORZIO? ANCHE ON LINE

L'esempio che ho citato ad inizio post viene da una startup di Torino, la Bluebirdproject srl, che ha ideato la piattaforma Di-Visioni . Una vera e propria squadra di legali e consulenti che, via web, segue tutto l'iter della controversia specifica. La piattaforma ha tre livelli: uno iniziale per semplici informazioni, uno "basic" di assistenza e uno oserei dire "tailored" con cui, in buona sostanza, gli esperti cuciono addosso il percorso migliore per non uscire dal divorzio con le ossa rotte. 
La tecnologia alla base della piattaforma è la ODR ossia la Online Dispute Resolution, un'applicazione ancora sconosciuta in Italia, ma che negli USA è diventata il principale canale utilizzato dai cittadini per una lunga serie di controversie per le quali le persone non si vogliono neppure incontrare! 
Dilettamente

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