IL PATTO PER IL LAVORO CHE, SI SPERA, CI SARA' . FIRMATO MARIO DRAGHI
Il nome fa effetto e ricorda, lontanamente, il patto con gli Italiani che, all'epoca, firmò Silvio Berlusconi
Un "elemento" comune tra il patto di allora e quello di oggi, in effetti, c'è ed è proprio il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. Perchè il patto riguarda proprio i dipendenti pubblici
Lo chiamano "patto", in realtà è un accordo preliminare per il pubblico impiego. Una riforma, insomma, alla luce delle nuove emergenze venute fuori dalle necessità legate al Covid.
Sono sei i punti su cui si basa l'accordo:
- rinnovo del contratto
- lavoro agile
- formazione
- welfare
- revisione dei sistemi di classificazione
- partecipazione sindacale
Per il premier la pubblica amministrazione deve essere rinnovata (qui le sue dichiarazioni) e questo cambiamento passa per i punti che vi ho elencato. Ovviamente non sto qui a elencare tutti gli aspetti, mi limito a quelli che ritengo più interessanti.
LAVORO AGILE
Sarà inserito all'interno del contratto di lavoro 2019-2021 e sarà, di conseguenza, disciplinato (se vuoi conoscere alcuni casi di smart working intelligente e gratificato clicca qui). Ci sarà anche un nuovo diritto: il DIRITTO ALLA DISCONNESSIONE
COMPETENZE DIGITALI SPINTE
Da insegnare, ovviamente, con precisi percorsi formativi. Obiettivo: la completa digitalizzazione della pubblica amministrazione. Tipo che per avere permessi o atti non ci vorranno più 4 anni.
WELFARE
Si associa il concetto di lavoro a quello di genitoralità. Non ci sono i dettagli, ma la sola associazione di questi due termini mi fa venire i brividi....
Dilettamente
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