SUPER CASHBACK A RISCHIO? DITELO AI FURBETTI! IO INTANTO...

Il piano nazionale Cashless Italia potrebbe avere una brusca frenata.

Non tanto per quello che riguarda i "rimborsi" ordinari e cioè il 10% delle operazioni pagate immaterialmente nei sei mesi di tempo, ma per quanto riguarda il super-caskback.




E cioè i 1.500 euro "cash" - è il caso di dirlo - che lo Stato avrebbe dato ai primi 100mila italiani spendaccioni in grado di completare le 50 operazioni richieste nel minor tempo possibile.

Tutto bello, tutto bellissimo. E vai con bancomat anche per pagare un caffè al bar. O per pagare una bottiglietta d'acqua. Facile, no? Furbo di sicuro no. Visto che la famosa "rintracciabilità" dei pagamenti ha subito fatto emergere molteplici storture dell'uso dei bancomat. 
Esempi?

Rifornimenti di carburanti pagati con tante transazioni diverse (tipo 50 euro complessivi con 5 pagamenti da 10 euro ciascuno). 
O ancora quattro o cinque caffè da pagare magari ai colleghi e pagati singolarmente.

Insomma, si fa quel che si può per accumulare transazioni "utili" e risalire la classifica del super cashback.

Bene, cari furbetti che poi tanto furbi non siete: grazie alle vostre tattiche ora si sta mettendo a rischio il sistema. Tutto è partito (qui l'approfondimento del Corriere) dalle denunce di distributori e stazioni di servizio che hanno visto moltiplicare in maniera esponenziale le cosiddette micro-transazioni. 

Da qui sono venute fuori indagini, controlli e una necessaria modifica che il sistema PAGOPA dovrà fare al proprio algoritmo, proprio per segnalare le transazioni troppo piccole e annullarle.

Ce la faranno in tempo? Beh, difficile dirlo, io intanto mi "godo" l'onestà che ho dimostrato allo Stato italiano e il mio rimborso del Cashback natalizio che mi è pure arrivato con qualche giorno d'anticipo! 

Dilettamente

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