GREEN PASS, OPPURE: DOVE POSSO ANDARE E DOVE NO
Partiamo da un presupposto: sono ancora in attesa della convocazione per la prima dose di vaccino
Va da sè che nutro forti dubbi sul fatto che potrò attivare in tempo utile per l'estate il mio green pass, almeno come descritto nel decreto maggio. Vi spiego perché
Non mi è mai piaciuto andare in vacanza senza prenotare con largo anticipo. Oppure presentarmi davanti alle pizzerie o ai locali - quando ci andavo - in attesa che si liberasse il primo tavolo.
No. Insomma, ho sempre avuto la mania della prenotazione con largo anticipo.
Ecco perché questo fatto del Green Pass, o meglio della certificazione verde (mi pare di aver preso la laurea in scienze agrarie...) mi bloccherà senz'altro. E vi spiego perché.
Green pass: cosa è, a cosa serve
Il green pass pensato per questa nuova estate 2021, fatta, si spera, di meno limitazioni e meno pericolo, è una conseguenza di alcune decisioni prese in sede europea per evitare di prorogare il blocco degli spostamenti tra i paesi Ue.
Ci saranno due step di Green pass: una "lite" tipica italiana che è entrata già in vigore, ed una "premium" a marchio Ue che arriverà tra poco, anche con un nome internazionale.
In Italia, la certificazione verde consente di:
- spostarsi tra le Regioni che si trovano nella fasce arancioni o rosse (ma noi siamo tutti gialli, con qualche punta anche di bianco, vabbè)
- visitare gli anziani nelle RSA
- partecipare a feste e matrimoni con banchetti
- andare agli eventi all'aperto o al chiuso, in entrambi i casi a numero limitato
- andare in discoteca
Partendo dall'assunto che i punti 2 e 5 non mi appartengono, resta il dubbio sul numero 3 e 4. Feste e banchetti, per ora, non ne ho in calendario. In pratica, restano solo concerti o eventi, dove avrei avuto piacere ad andare ma non posso.
Perché? Perché non rientro in due dei tre casi in cui viene rilasciato il certificato.
E cioè non ho avuto il Covid, e, soprattutto, non sono stata vaccinata. Sebbene rientri nelle fasce d'età iscritte nella piattaforma, ancora non ho "ricevuto la chiamata".
L'unica mia alternativa è sottopormi ai tamponi. E a me dispiace fino a un certo punto, ma mi sembra naturale che nel caso in cui l'evento sia per tutta la famiglia, allora il tampone diventa cumulativo. E complicato.
E per viaggiare al di fuori dell'Italia?
Il ragionamento è lo stesso dei mini spostamenti. Con l'aggravante che, oltre al tampone, al rientro ti devi fare anche 10 giorni di quarantena a prescindere. Ecco perché mi viene da pensare che i viaggi e i divertimenti, questa estate, saranno dedicati solo ad una piccola fetta di italiani.
Giustamente i reduci dal Covid, che penso che di festeggiare ne abbiano voglia oltre che diritto. Così come potranno spassarsela i nostri genitori, o comunque gli over 60. Loro sono in pratica tutti vaccinati, molti anche con entrambe le dosi.
Non mi meraviglierei, dunque, se in giro per l'Europa o nei luoghi vacanzieri questa estate vedessimo tante teste grigie.
Dilettamente
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