RIPRESA E RESILIENZA: QUELLO CHE HO CAPITO DEL PNRR

L'Italia ha bisogno di ripresa e resilienza, attraverso specifiche misure che riguardano un po' tutto il Paese

Dalla scuola al lavoro, passando per i servizi e la cultura: insomma è tutto da riformare. Almeno così ho capito dal Pnrr


pnrr ripresa e resilienza




Il futuro dell'Italia si sta costruendo adesso. Serve credibilità agli occhi di un'Europa spesso distratta, così come serve credibilità soprattutto nei confronti delle grandi potenze, come l'America e la Cina, che pur gestendo ancora la pandemia sanitaria, stanno già iniziando a guardare in avanti e spingere sull'acceleratore economico. 

La ripresa e le sue fasi

Nel PNRR oltre alle misure tecniche ed economiche che lascio spiegare ad altri, quello che mi colpisce sono le fasi temporali con cui viene descritta la riorganizzazione del nostro stivale. Che, parliamoci chiaro, da scarpone deve diventare sabot. 

Il disegno del Governo deve completarsi entro il 2026. O meglio, gli investimenti - e sono tanti - devono completarsi nei prossimi cinque anni. In attesa che le novità inserite dal Pnrr diventino strutturali. Eh, per questo consolidamento, i tempi stimati sono di circa 10 anni. Con un disegno effettivamente completato nel 2035. 

Tanti anni direbbe il mio simpatico lettore! In effetti non direi, se pensiamo che soltanto il 2020 in più classifiche e più statistiche ha letteralmente spazzato via i progressi che il sistema economico italiano ha fatto in venti anni. 

Ci vorranno 221 miliardi di euro per cambiare l'Italia

  • 191 verranno dal Recovery Fund
  • 30 da risorse interne

La resilienza 

E' un termine che poco mi piace, e chi mi segue lo sa. Io poco sopporto le aziende che "si piegano e non si spezzano", ma sta di fatto che è diventato un mantra del 2020. E, da come si legge nel Pnrr, ci accompagnerà fino alla fine dei tempi.

Le misure del Pnrr abbracciano uno specchio piuttosto ampio. Ci sarà una riforma:

  • della scuola, soprattutto in chiave tecnologica e digitale con l'obiettivo di ridurre il mismatch tra preparazione scolastica e competenze richieste all'ingresso dalle aziende
  • della pubblica amministrazione, nell'ottica di uno snellimento digitale delle procedure
  • dell'economia, con una spinta quasi coatta verso le risorse digitali
  • della cultura e del turismo, sempre in un'ottica smart di nuovi metodi anche di vivere questi due settori necessariamente cambiati dalla pandemia
Dilettamente

Commenti

Post popolari in questo blog

VIOLENZE DI GENERE: ADDIO ALLA SCHIAVITU' ECONOMICA. ECCO IL REDDITO DI LIBERTA'

CHI SONO I GREEN INFLUENCER E PERCHE' PIACCIONO TANTO

MEF: PUBBLICATO IL DEF 2021, LE STRATEGIE DELLA RIPRESA DELL'ECONOMIA ITALIANA POST PANDEMIA