GLI AIUTI DI STATO E DOVE SONO ANDATI QUELLI DEL 2020

Sono oltre un milione le piccole e piccolissime aziende della penisola che, nel 2020, hanno fatto richiesta di aiuti di Stato

L'Europa, si sa, è molto contraria a questa tipologia di misure, ma in un anno così speciale per tutti, determinate strategie di aiuti di Stato sono state accettate



Primo fra tutti, le garanzie dello Stato sui prestiti richiesti dalle aziende per migliorare il problema dell'accesso al credito. E' stata questa la misura assolutamente più chiesta dalle aziende, che, in buona sostanza, chiedono allo Stato di garantire per loro agli occhi delle banche per tutti i prestiti di cui avranno bisogno per portare avanti la propria attività.

Lo studio

A fotografare la situazione è la prima edizione dell'osservatorio sugli aiuti di Stato, realizzati dalla CRIBIS, società del gruppo Crif, che ha incrociato i dati del Registro nazionale degli aiuti di Stato con le proprie banche dati.

Cosa è venuto fuori? Che nel 2020 ci sono state 1 milione e 200 mila aziende della penisola che hanno chiesto aiuti di Stato, per un totale di 103 miliardi di euro.
Ogni azienda, quindi, ha chiesto - facendo una media - circa 85mila euro.

Le regioni più aiutate e quelle meno

Questa classifica viene fuori da un calcolo matematico, ossia dal rapporto tra numero di aziende presenti su un territorio e numero di aziende che hanno chiesto gli aiuti.

Il podio è formato da: 
  • Valle d'Aosta (più di un'azienda su due ha ottenuto gli aiuti)
  • Friuli Venezia Giulia (40% delle aziende)
  • Marche (34%)
  • Basilicata (un'azienda su tre)
Chiudono la classifica, invece, il Lazio, il Molise e la Campania dove la percentuale non supera il 16%.

Se, invece, si analizza il valore assoluto dei fondi, allora la top three è ben diversa:
  • Lombardia: 23,77 miliardi
  • Veneto: 12 miliardi
  • Emilia Romagna: 10,93 miliardi di euro 

I settori

Va da sè che i maggiori aiuti sono stati chiesti da chi è in maggiore difficoltà:
  • commercio al dettaglio: 16,3% degli aiuti
  • servizi di ristorazione : 12,1%
  • commercio all'ingrosso: 9,3%
  • costruzione specializzata: 9,2%

Dilettamente



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