SEI UNA DONNA CHE LAVORA? ALLORA PUOI GUADAGNARE DI MENO, SOPRATTUTTO SE SEI DIRIGENTE E LAUREATA

Prima o poi dovrò pur confessarlo ai miei genitori: perché avete fatto i sacrifici per farmi studiare, se poi, solo perché sono donna, guadagno meno di un uomo

E dirò di più, io ho sempre saputo che una donna lavoratrice a parità di mansioni guadagna meno di un uomo, soprattutto se dirigente e laureata, ma non sapevo bene quanto. Fino a che non ho letto stamattina alcune statistiche Istat sul gender gap delle retribuzioni



E mi è venuta tanta rabbia. Perché? Perché a fronte di una retribuzione media universale di 15 euro e 80 centesimi l'ora (dati Istat relativi al 2018)

alle donne vanno 15 euro e 20 centesimi
agli uomini 16 euro e 20 centesimi

LE DIFFERENZE

E già qui a chiedere come mai. Come se in un'ora di tempo io donna producessi meno di un uomo. O come se, peggio ancora, un'ora di lavoro di un maschietto valesse più di un'ora del mio tempo.
E la cosa che mi fa specie è che anche nei contratti che l'Istat definisce a controlli pubblico c'è questa differenza (e come lo giustificano in busta paga, "quota blu"??). Certo è minima, si tratta del 2%...cosa vuoi che sia, no?

Se, invece, andiamo nel settore privato arrivano le note dolenti con un gender gap degli stipendi che sfiora il 18%. Non so se rendo l'idea: ogni 100 euro di pagamento dato ad un uomo, per lo stesso lavoro o la stessa responsabilità, una donna ne prende 80.

STUDIARE, PERCHE'?

I dati riportati dall'Istat sono relativi al 2018 e analizzano anche la voce relativa ai titoli di studio dei lavoratori. Più si va avanti - da un impiego che non necessita titoli ad uno dirigenziale, per il quale servono laurea o master - più il divario si allarga. 
Le donne guadagnano meno degli uomini. Il differenziale retributivo di genere è più alto tra i dirigenti (27,3%) e i laureati (18%).

I SETTORI PIU' WOMAN FRIENDLY

Ribaltiamo, dunque, l'indagine per vedere se riusciamo a trovare almeno una mezza buona notizia. Ma mi risulta davvero difficile, visto che il settore maggiormente "woman friendly" è quello delle costruzioni, che comunque prevede una differenza del 7% circa del valore degli stipendi blu e rosa.

Analizzando gli altri, la situazione è la seguente:

  • SERVIZI (e cioè categorie Ateco che vanno dalla O alla S) e quindi amministrazione pubblica, istruzione, sanità, attività artistiche e sportive, servizi alla persona. GAP = 8,2%, e cioè 19,4 euro l'ora per gli uomini e 17,8 per le donne
  • INDUSTRIA IN SENSO STRETTO con un gap del 14%. E cioè 15,5 euro l'ora per gli uomini e 13,3 per le donne
  • SERVIZI DI MERCATO (Ateco G-N) e quindi commercio, logistica, alloggio e ristorazione, attività finanziarie e immobiliari e professionisti. GAP =15,9%. Vale a dire 15 euro l'ora per gli uomini e 12,7 per le donne

Dilettamente

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