IL CORONAVIRUS E IL RISPARMIO: PERCHE' GLI ITALIANI METTONO I SOLDI NEL MATERASSO
Gli italiani si confermano un popolo di grandi risparmiatori. Soprattutto adesso, in piena pandemia, la Banca d'Italia conferma il trend in crescita della propensione al risparmio
Ma perché gli italiani mettono i soldi nel proverbiale materasso? A dirlo è un'indagine pubblicata pochi giorni fa dall'AIPB, ossia l'Associazione Italiana Private Banking
Italiani sempre più formiche, soprattutto dopo la pandemia. E' da circa un anno che gli studi della Banca d'Italia dimostrano e confermano l'aumento dei depositi bancari da parte delle famiglie della penisola. Non si spende più, o si spende molto di meno, e si preferisce mettere da parte in caso di "emergenza nell'emergenza".
Questa è la diretta conseguenza della situazione di incertezza economica che, ad oggi, a distanza di 13 mesi, continua a registrarsi. Esattamente come detto oggi dal governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione in sede di assemblea:
la crisi globale senza precedenti causata dalla diffusione del Covid-19 continua a incidere pesantemente sull’economia e sul tessuto sociale. Le misure di contenimento stanno richiedendo restrizioni all’esercizio delle attività produttive, limitazioni agli spostamenti personali, prolungati periodi di sospensione della didattica in presenza nelle scuole e nelle università. Come l’anno scorso, sono stati adottati accorgimenti per consentire lo svolgimento regolare di quest’Assemblea senza rischi. La pressione sui sistemi sanitari è ancora forte. L’avvio delle campagne di vaccinazione in Italia e nel resto del mondo induce a un cauto ottimismo per il futuro. Resta comunque forte l’incertezza sull’evoluzione della crisi sanitaria e, di conseguenza, sulle prospettive dell’economia.
E GLI INVESTIMENTI?
In effetti è proprio questo il punto dolente evidenziato nell'indagine (consultabile qui) Aipb-Capital Group, che si intitola "Il mondo dopo la pandemia, una roadmap per l'Italia" ed è stato realizzato da Ipsos.
E il dato che emerge dall'indagine è piuttosto evidente: se prima della pandemia il 52% dei private investors si diceva pronto a immobilizzare una buona parte del proprio portafoglio per 10 anni, adesso dopo la pandemia la percentuale è scesa al 35%.
Ma soprattutto, sapete quanto è la percentuale massima di investimenti che i clienti private decidono di impegnare? Oscilla tra l'11 e il 20% del proprio capitale. E in cosa si investe? Sembra un gioco di parole, ma l'indagine Aipb conferma come si investa nel proprio futuro, ossia nella crescita del proprio patrimonio, e quindi nella cosiddetta economia reale. E cioè in aziende stabili. Ma con due driver decisamente in fase new entry:
- l'utilità sociale
- la sostenibilità
RISPARMIO VUOL DIRE....
E' questo un aspetto che mi ha colpito molto dell'indagine condotta da Aipb. I tecnici hanno chiesto agli intervistati quale parola associano al risparmio. I risultati sono molto interessanti.
La prima associazione di idee è
RISPARMIO ---> TRANQUILLITA' 46%
seguito da:
- FUTURO 30%
- SACRIFICIO e TUTELA 21%
- SAGGEZZA 17%
- CRESCITA 11%
- SODDISFAZIONE 8%
- INVESTIMENTO 7%
- CRISI 5%
- TRISTEZZA 3%
E tu cosa risponderesti alla domanda?
Dilettamente
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