QUANTO COSTA AGLI ITALIANI OGNI SETTIMANA DI LOCKDOWN? ECCO GLI SCENARI CHE DRAGHI DOVRA' SEGUIRE

Sapete quanto costa agli italiani ogni settimana di lockdown? Ma non solo alle aziende, intendo ai cittadini semplici, come me e come te che mi leggi

Secondo la Banca d'Italia ogni sette giorni di produzione ferma si traduce in un calo di prodotto interno lordo annuo dello 0.5%, ma attenzione al protrarsi dell'epidemia e alle sue conseguenze

In questi giorni si sta levando forte il grido degli esperti del comitato tecnico scientifico sulla necessità di un nuovo lockdown (l'intervento del dottore Ricciardi su Radio Capital) generale per via dell'aumento dei contagi. Si parla di un periodo compreso tra le 2 e le 4 settimane.

Ma quanto costerebbe uno stop di un altro mese ad ogni singolo italiano? Il calcolo è facile: la Banca d'Italia dice che ogni settimana di lockdown costa lo 0,5% di pil annuo, e cioè 9 miliardi di euro circa che se ne vanno in fumo. Ho diviso la cifra per la popolazione italiana ed è venuto fuori che lo stop generalizzato peserà su ogni cittadino 145 euro a settimana. Di cosa? Di mancati guadagni, di mancata possibilità di acquisti per via di un ridotto potere di spesa, e anche - o forse soprattutto - di mancati servizi a cui potrà accedere.

Una nuova chiusura dell'economia (sulla necessità sanitaria, ovviamente, non ho nessun titolo per commentare) andrebbe, poi, a peggiorare quelli che, sempre Banca d'Italia, ha tracciato come i migliori scenari possibili per la ripresa. E che, quindi, il neo incaricato presidente del Consiglio, Mario Draghi, dovrebbe letteralmente inseguire.

Gli scenari "migliori" sono quelli descritti nella cattura qui di seguito. 

Per la serie "bene che andiamo" - al netto di recrudescenze epidemiologiche varie che nessuno di noi si augura - dunque dopo il crollo a picco del 2020, in questo anno i consumi delle famiglie saliranno del 4,6%, così come il prodotto interno lordo del Paese. Non ci sarà inflazione (quindi quello che ieri costava 1 euro, continuerà a costare 1 euro) e anche l'occupazione inizierà a risalire.

Non sono questi i ritmi sperati dall'Europa, che marcerà, come sempre, con una velocità diversa, ma sono sicuramente questi gli scenari verso cui tutte le manovre "di modifica" che intenderà apportare il governo di Mario Draghi dovranno tendere se vogliamo evitare il ko tecnico. 

Dilettamente