L'ITALIAN FOOD NEL MONDO: ECCO COSA MANGIANO GLI STRANIERI ANCHE IN TEMPI DI PANDEMIA

Iniziamo con una buona notizia: il cibo italiano continua ad essere protagonista nelle tavole di tutto il mondo, anche in tempi di pandemia

A dimostrarlo è il rapporto sui distretti industriali italiani di Intesa San Paolo che ha analizzato l'export del made in Italy nel 2020. L'italian food nel mondo piace e tanto: ecco cosa hanno mangiato gli stranieri



Agli stranieri piace il cibo italiano. Su questo non c'è mai stato alcun dubbio. Ma anche adesso, in tempi di pandemia, con i "confini" chiusi e la necessaria spinta ad internazionalizzare le produzioni, i prodotti - lavorati e non - italiani hanno conquistato le tavole d'Europa e del mondo. Il cibo italiano continua ad essere protagonista dei banchetti anche al di là dello stivale.

L'italian food nel mondo piace tanto, e lo dimostrano i dati del monitoraggio di Intesa San Paolo sulle performance dell'export dei distretti industriali italiani nel primo semestre del 2020, e quindi in pieno lockdown.

Quali sono le eccellenze locali che più piacciono agli stranieri?

Facile dirlo: sulle tavole e nei piatti dei principali importatori di cibo nostrano (principalmente Francia e Germania) non devono mancare mai 

  1. LA PASTA , soprattutto se del distretto NAPOLETANO. Pasta di Gragnano, dunque, che ha incrementato le proprie vendite all'estero del 38% in questi mesi di pandemia. Migliorando, di gran lunga, anche il risultato del primo semestre del 2019 (334 milioni di euro, diventati a giugno 2020  circa 440)
  2. ALIMENTARE DI PARMA , tradotto prosciutto crudo e formaggio parmigiano, con il 25% di crescita delle esportazioni
  3. LE CONSERVE DI NOCERA e cioè l'immancabile pummarola ncoppa alla pasta. Ma anche verdure e legumi in scatola. Proprio questo distretto, in realtà, è il più export oriented di tutta Italia con i suoi 544 milioni di euro di esportazioni del primo semestre di quest'anno.
  4. CAFFE'  E CIOCCOLATO TORINESE: vai di gianduiotti in buona sostanza
  5. MELE DELL'ALTO ADIGE
Tirando le somme di questa top five di eccellenze locali, sembra che all'estero non si riesca a rinunciare ad una buona pasta al pomodoro, con una grattata di parmigiano sopra. E, se proprio sopravviene un languorino improvviso, ecco pane e prosciutto a consolarci, prima della frutta e del dolce. Il menù è servito!

Il monitoraggio di Intesa San Paolo evidenzia, però, anche i prodotti in difficoltà. In questo 2020 sono andate giù le esportazioni di: 

  • VINI (-12% circa)
  • MOZZARELLA DI BUFALA (-11,6%)
  • MARMELLATA E SUCCHI DI FRUTTA DEL TRENTINO (-17%)
Di seguito, una cattura del monitoraggio nazionale di Intesa San Paolo, con in giallo evidenziate le produzioni made in Campania. 

Dilettamente

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