QUELLO CHE VEDO

 

NON SEMPRE MI PIACE

Ovvio, no? Chi di noi, onestamente, è contento al 100% di tutto quello che ci vive intorno. E che, nella maggior parte dei casi, si limita ad occupare - talvolta anche abusivamente - il nostro campo visivo, già di per sé limitato. 

Ecco perché, dilettamente, giusto per sintetizzare il non plus ultra del fastidio oculare quotidiano anche in tempi di quarantena e di smart-working e di socialità tendente a meno infinito, vi faccio un bell'elenco delle cose che vedo e che non mi piacciono proprio.

Non è una classifica, anzi, se vi va, ordinatela voi in base alle vostre idee. O fatene una vostra, vediamo se andiamo d'accordo. 

  • I ciclisti che non si fermano ai semafori rossi (mentre io sì) e, in aggiunta, respirano affannosamente o tossiscono senza mascherina
  • Quelli che fumano anche tre sigarette insieme in mezzo alla via pur di tenersi abbassata la mascherina (io ho smesso quattro anni fa, ma non ho voglia di riprendere)
  • Quelli che se ne sbattono del distanziamento sociale e continuano ad attaccare il bordo del proprio carrello alle tue natiche, colpevoli solo di essere in fila prima di loro
  • Quelli che fanno finta di non avere capito che la fila per entrare nei negozi inizia dall'esterno, e ti passano tranquillamente davanti (e che ti pensi che mi fermo in mezzo alla strada ad ammirare le casse della verdura o il bancone delle vongole?)
  • Quelle che, pur di esibire un make up perfetto, mettono quella specie di protezione fatta con i fondi di bottiglia di plastica al posto delle mascherine. 
E, badate bene, queste cose le vedo entro i primi dieci minuti dall'attimo esatto in cui salgo in macchina! 

Dilettamente



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