MEF: PUBBLICATO IL DEF 2021, LE STRATEGIE DELLA RIPRESA DELL'ECONOMIA ITALIANA POST PANDEMIA

E' stato pubblicato oggi il testo approvato del Documento di Economia e Finanza 2021

Il Ministero dell'Economia e della Finanza ha tracciato gli scenari macroeconomici e le strategie specifiche per la ripresa




Si inizia subito con una buona previsione: già il prossimo anno e cioè il 2022 si può pensare di tornare ad un PIL simile a quello del 2019. Queste le previsioni calcolate sugli andamenti: 

  • -8,9% nel 2020
  • +4,5% (ossia recupero, ma sempre con un meno si chiude) nel 2021
  • ulteriore +4,8% nel 2022 
Ed ecco che si azzera la perdita, anzi il tracollo dell'anno del Covid. Poi addirittura nel DEF si parla di proiezione di ripresa fino al 2024, con un +2,6% nel 2023 del prodotto interno lordo italiano, e un ulteriore +1,8% nel 2024. 

Ripresa sì, ma come? 

Come sempre le leve sono due:

  1. da un lato occorrerà intervenire sul fronte dei vaccini con una campagna di massa di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, in modo da consentire un rientro alla "normalità" di tutti i settori produttivi in tutti i territori. Già questo aspetto farebbe risparmiare tutti i miliardi di euro di scostamenti di bilancio messi per la CIG Covid, per gli sgravi, per i ristori ecc ecc
  2. con gli investimenti che rientrano nel PNRR del recovery italiano, quindi con la digitalizzazione spinta sia della pubblica amministrazione che del privato, con la modernizzazione delle infrastrutture. Insomma con tutte quelle misure che possono migliorare il sistema Italia e il mondo del lavoro
Tutte chiacchiere? Possibile, per carità. Anche perché poi sono sempre i mercati a dare la risposta vera ad ogni tipo di programma o azione di intervento.

Il Governo, nel presentare il DEF, ha fatto anche una richiesta precisa al Parlamento: ossia un nuovo scostamento di bilancio, del valore di 40 miliardi di euro

destinati a interventi immediati di sostegno e rilancio che dovranno anticipare e preparare la ripresa economica e sociale


Le dichiarazioni del ministro dell'Economia, Daniele Franco, nella premessa del DEF:

La seconda e fondamentale gamba della strategia di uscita dalla crisi e di ritorno allo sviluppo si baserà su un forte impulso agli investimenti pubblici. Oltre alle risorse del NGEU, il PNRR potrà contare su una disponibilità di fondi nazionali che lungo il periodo 2021-2026 porterà il perimetro complessivo del Piano a 222 miliardi, di cui circa 169 miliardi saranno aggiuntivi rispetto alla programmazione esistente. A tali risorse si aggiungeranno circa 15 miliardi netti provenienti dalle altre componenti del NGEU, quale il REACT-EU. Si tratta di un piano di rilancio, di uno shock positivo di investimenti pubblici e incentivi agli investimenti privati, alla ricerca e sviluppo, alla digitalizzazione e all’innovazione, senza precedenti nella storia recente.


Dilettamente

 

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